Un brillante esponente della nuova ristorazione italiana, consacrato dal 2009 in Irpinia con l’assegnazione della stella Michelin. E’ Paolo Barrale, il giovane chef di origine siciliana che dopo una pregiata ‘gavetta’ alla corte di Heinz Beck e Gennaro Esposito, ha raccolto la sfida del “Marennà”, ristorante d’eccellenza creato nella Cantina Feudi di San Gregorio. Proprio Barrale è stata la guest star per il debutto nel 2013 di Girogustando - I cuochi d’Italia s’incontrano, la rassegna di serate a quattro mani che ha aperto la sua 12^ edizione mercoledì 6 marzo. Ad accoglierlo c'era Nicoletta Marighella, femme cuisine del ristorante “Il Mestolo” di Siena, che ospitava la prima serata: insieme hanno preparato un menu condiviso, secondo la consolidata formula da Girogustando che sarà applicata tra marzo e novembre in altre 30 serate tra le terre di Siena, l’Umbria e la provincia di Padova.

 
 
Un ‘meritato’ spettacolo dei sensi. Creato a Sorbo Serpico (Avellino) nel cuore dell’azienda campana vinicola leader del meridione*, il “Marennà” (dal latino “merere” ovvero meritare, a richiamare il meritato ristoro dei contadini dopo una giornata tra le vigne) si è rapidamente imposto al top della ristorazione italiana grazie alle ricette della tradizione campana re-interpretate da Paolo Barrale. E’ il caso del “Baccalà, pappa al pomodoro e zuppa di mozzarella”, il primo dei piatti presentati a Siena il 6 marzo insieme alla chef del Mestolo, e serviti al pubblico in sala. L’inedito menu a quattro mani, impreziosito dai vini Feudi di San Gregorio, è stata l’attrazione principale dell’evento iniziale di Girogustando 2013, ma non l’unica. Come e più di sempre, i cinque sensi del pubblico sono stati coinvolti nel connubio tra arte, cultura e tradizioni culinarie. Gli intervalli tra una creazione culinaria e l’altra sono stati vivacizzati con “Nunc est Bibendum!”, un reading musicale allestito dal Laboratorio teatrale “L’Antico fa testo” dell’Università di Siena, coordinato da Francesco Puccio. Le voci recitanti di Alfonso Napoli e Simona Tozzi, e la chitarra di Marcello Bellia hanno sottolineato le virtù dell’udito, “unico e perenne escluso alla mensa del pane e del vino, che s’unisce al brindisi degli altri quattro sensi nel convito evocato da parole e musica”. Non solo: negli eleganti spazi del Mestolo il pubblico ha potuto anche apprezzare originali sedie-sculture e bouquet in ferro battuto realizzati da Anna Benedetto, artista lombarda da tempo attiva a Siena, che ha firmato anche il “girolorogio”, opera unica destinata agli chef protagonisti della serata.
 
 

Leggete il menu e il programma completo della serata nella sezione EVENTi.

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