Sul lago d’iseo la sardina è un po’ come l’oro: preziosissima per la tradizione gastronomica dei locali, che ne vanno orgogliosi. Non stonerà allora se giovedì 12 novembre questo alimento-presidio Slow Food è stato  presentato a Siena appoggiato su un giallo lingotto, in questo caso di mais. Si è aperto così il primo meno a quattro mani di novembre: giovedì 12 Girogustando torna infatti alla Grotta del Gallo Nero, nel cuore del centro storico, per accogliere il ristorante “La Foresta” di Montisola; lo ‘scoglio’ di lago che prim’ancora di diventare la “perla del Sebino”  (come oggi à definita) era già scenario di sperimentazione per i fratelli Novali.

Il maggiore Sandro, a lungo cacciatore di sardine a bordo del “naet’, tipica imbarcazione del lago d’Iseo; il più giovane Silvano, cuoco su più di un transatlantico prima d tornare ai fornelli di casa. Da loro ha raccolto di recente il testimone Nicola, figlio di Sandro, che a Siena ha offerto un saggio di quello che lassù è un vero e proprio culto per il pesce d’acqua dolce:  “garganelli con ragù di lago al Franciacorta e pachino”, “lingotto di pescato in crosta di zucchine all’arancia” oltre alla menzionata sardina comporranno la parte ospite del menu condiviso al Gallo Nero. Che, per parte sua, ha risposto  riaffermando la propria vocazione alla ricerca storico-culinaria, ad esempio nella “Zuppa di Cecco con Timballo di cicoria e guanciale  croccante con olio novo”.  

Un excursus coadiuvato durante la serata dalle ‘scorribande storiche’ di Messer Lurinetto, e da una nutrita presenza di altre espressioni artistiche: le poetesse Marina Berti e Ima Pasquadibisceglia, e la scultrice Laura Brocchi, che esponeva parte delle proprie creazioni in ferro battuto e non.

  

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