News • Il ''Tre Olivi'' di Paestum a Chiusi
Quattordicesima serata 2014: Girogustando si è spostato a sud, precisamente a Chiusi. E' stato infatti il Ristorante I Salotti del Patriarca a fare gli onori di casa e accogliere i colleghi del Ristorante Tre Olivi del Savoy Hotel di Paestum (SA).
Insignito della prestigiosa Stella Michelin per il dodicesimo anno di fila, il Ristorante I Salotti si trova all’interno di un’antica residenza nobiliare del XIX secolo che poggia le sue fondamenta su una costruzione di epoca etrusca. In questa suggestiva cornice si è' svolta la serata numero 14 di Girogustando 2014, che ha visto per co-protagonista il Ristorante Tre Olivi del Savoy Hotel, situato a 1,5 km dalla famosa zona archeologica di Paestum, patrimonio mondiale dell’Unesco e porta del Parco Nazionale del Cilento, senza contare la vicinanza con la costiera amalfitana e quella cilentana, rinomate località conosciute per i loro ameni paesaggi e per l’incantevole mare.
Ad incrociare i mestoli questa volta gli chef Katia Maccari e Matteo Sangiovanni, rispettivamente de “I Salotti” e del “Tre Olivi”, attesi alla prova del menù “a quattro mani”. La cucina toscana e partenopea sono state reinterpretate in chiave moderna, in un abbraccio di sapori che giocava sui loro contrasti. Quello che i due chef proponevano era infatti un menù all’insegna della freschezza delle materie prime, cosa che contraddistingue entrambi i ristoranti, fermi sostenitori del credo secondo cui a tavola ciò che resta alla fine è proprio il sapore delle stesse. Il bel pubblico presente ha così gustato “Carpaccio di mazzancolle sotto una nuvola di patate e prezzemolo con calamarelle croccanti” e il “Baccalà in crosta di olive nere di Gaeta con ortaggi e piccola frittella di alici cetaresi” del “Tre Olivi”, mentre Katia Maccari de “I salotti” ha deliziato la sala con “Croccante di polenta con cremoso al tartufo e mortadella di Bologna IGP” e “Ravioli con battuta di faraona e verdure croccanti su fonduta di pecorino di Pienza Gran Riserva”.
La serata è stata ingentilita dalle opere dell’artista Enzo Gambelli, maestro nel recupero di oggetti di scarto e materiali di risulta (plastiche, laminati industriali, tavole abbandonate) presentati poi come rappresentazione di una trasformazione urbana che suggerisce l’idea di una temporalità effimera e fittizia.
Il menù completo della serata nella sezione EVENTI.
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