La rediviva "pera picciola", saporito frutto salvato dall'estinzione sulle pendici dell'Amiata. Le arie jazz interpretate da quattro giovani pianesi. E soprattutto il cinghiale, le castagne e gli altri sapori valorizzati dai due chef. E' stata un'altra calda serata a Piancastagnaio, giovedì 18 marzo, nonostante la coltre di neve che ancora ammantava i crinali del paese: in quell'accogliente chalet del gusto che è il ristorante Anna, animato con grande passione da Daniela Nocchi, è arrivato Romano Rossi alias il ristorante "Testamento del Porco" di Ferrara. Una serata particolare sin dalle prime battute, quando Aurelio Visconti (Lombardi&Visconti) e Augusto DeBellis hanno illustrato la storia della pera picciola, servita "ubriaca" di liquore Rarafià con pecorino di fossa tra gli antipasti. Poi, la carrellata di carni: il maiale del ragu nei cappellacci di zucca alla Ferrarese, la cacciagione di quello che accompagnava le tagliatelle al gusto di castagne amiatine. E ancora il filetto di maiale con besciamella, e lo spezzatino di cinghiale con tortino di polenta. Graditissima sopresa il dessert della pasticceria Marron Glacé di Piancastagnaio. Allietato dalle musiche del quartetto jazz, il pubblico è stato abile nel contendersi gli accessi alla mostra sul Rinascimento di Siena attraverso i Giroquiz. Alla fine, applaudita passerella per Romano Rossi e Meskouri Noureddine, i due chef all'opera in cucina, e per la validissime assistenti.


E' disponibile nella sezione Eventi il menù completo della serata.

Sono disponibili alcune immagini della serata.

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