News • Ricotta e dragoncello bene a braccetto
Le serate di Girogustando sono così: ricche. Ricche di incontri, ricche di sapori, ricche di nuove conoscenze, ricche di storie, piatti, ricette, abbinamenti, arte e vini.
L'Osteria il Ristoro di Ville di Corsano ospita il ristorante L'Oca ciuca di Vigevano, giovedì 3 aprile 2014; in cucina due chef, Elisa Ghezzi e Fulvia Legnazzi, per un menu a 4 mani tipico e innovativo allo stesso tempo.
Partiamo però dall'arte e dell'inventiva: ospiti della serata sono anche l'artista Carlotta Bellucci, che dipinge live i suoi Girocucchiai, ispirandosi al bellissimo paesaggio delle colline senesi che si ammira raggiungendo le Ville di Corsano. Una performance a tutti gli effetti, durante la degustazione di vini e piatti.
Ci sono anche le donne di Gira e Ricicla, un'associazione culturale di Colle Val D'elsa che propone riciclo e recupero "a tutto tondo". Creatività e passione sono le parole d'ordine dell'associazione, e sui tavoli abbiamo un esempio proprio di questo: dei segnaposto fatti con tappi di sughero e fuxico, ma le proposte di Gira e Ricicla sono innumerevoli, dal trasformare un bottiglia di plastica in paletta, al rendere di nuovo belli e originali abiti smessi. (sul sito tutta la proposta di laboratori e attività: http://giraericicla.blogspot.it).
In degustazione i vini della tenuta Argiano di Montalcino: in carta il Non Confunditur, Igt 2012, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. Vino dalla grande freschezza, dalla facile beva, ma non scontato, il Sangiovese è ammorbito dal Merlot, Syrah dona aromaticità e il Cabernet Sauvignon eleganza. Argiano ci propone anche un Rosso di Montalcino dalla bella acidità, fresco, giovane, ma che promette grandi cose in invecchiamento, un Sangiovese di Montalcino, dalla spiccata aromaticità.
I ristoranti: L'oca ciuca di Vigevano è specializzata in, neanche a dirlo, piatti a base di oca, che infatti faranno da padrone nelle proposte di Fulvia.
L'osteria il Ristoro, classicamente senese, con ingredienti della tradizione e piatti perfettamente toscani.
Passiamo al sodo: i piatti in degustazione, veri protagonisti della serata.
Si parte con l'antipasto,
Insalatina di petto d'anatra, arancia e gelatina al negroni
(L'oca ciuca), un classico della tradizione, l'anatra all'arancia, declinata in modo innovativo grazie alla gelatina al negroni, il famoso cocktail con campari e arancia. Degustazione: prendere un pezzetto di anatra e "condirlo" con la gelatina, assaggiare e rimanere piacevolmente stupiti.
Terrina di fagiano (Osteria il Ristoro), ancora sul classico, il fagiano, delicato e saporito allo stesso tempo, ammorbidito reso aromatico dal lardo in cui è avvolto.
Primi piatti:
Ravioli ripieni di ricotta di pecora biologica del podere Sant'Anna di Radi e erbe aromatiche su pesto di dragoncello (Osteria il Ristoro): ottimo ripieno per questi ravioli, il sapore della ricotta è riconoscibilissimo, intenso e non osteggiato dal pesto di dragoncello, in gola piccante e spiccatamente aromatico.
Risotto carnaroli ai porri, toma e riduzione al bonarda
(L'oca ciuca) Risotto mon amour, perfettamente cotto, dai sapori forti, persistenti e deliziosi, sui quali spicca la Toma Walser, addolcita appena dalla riduzione di bonarda.
Secondi Piatti
Coscia d'oca cotta 12 ore con crema di verza e polenta tostata
(L'oca ciuca), piatto che conquista i presenti grazie alla incredibile tenerezza delle carni d'oca cotte a bassa temperatura così a lungo.
Scottiglia alla senese con bietola saltata, un piatto della tradizione povera reso ricco e gustoso, un mix di carni servito su pane toscano, i classici che, detta alla senese "non vengono mai a noia".
(Osteria il Ristoro)
Dolci
Sbrisolona di riso con zabaione
(L'oca ciuca), dolce tipico mantovano rivisto però grazie alla presenza della farina di riso, cereale di cui la zona di Vigevano è ricchissima.
Semifreddo alle noci, croccante e cremoso allo stesso tempo, un dessert ricco e sempre apprrezzato.
(Osteria il Ristoro)
Elisa e Fulvia hanno lavorato a 4 mani per creare un menu in cui i sapori e gli abbinamenti fossero bilanciati e potessero andare a braccetto per tutta la cena, dall'antipasto al dolce. Le due chef infatti condividono un importante elemento nella cucina, la stessa filosofia di pensiero, ovvero la scelta di prodotti di qualità basati sulla stagionalità e a Km zero, guardando alla tradizione ma senza rinunciare all'innovazione.
Commento di Elena Policella – menomalesongolosa
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